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Il giorno della liberazione, ma liberazione da cosa? Dalla paura, dal brutto, dal demenziale, dalla maleducazione, dal mancato rispetto. No alla mascherina, no alla museruola, no ai guanti che devono essere indossati da chi ha le mani sporche come la coscienza. Noi non dobbiamo avere paura di vivere, del prossimo, dell'aria.
Una scena desolante, il Presidente Mattarella depone la corona al Milite Ignoto e percorre nella solitudine la strada di ritorno verso l'auto imbavagliato in una mascherina. Per proteggersi da chi?
Ho analizzato la gestualità del Presidente del Consiglio durante l'ultima conferenza del 26 aprile da cui emerge una comunicazione inquietante e pericolosa, talmente artefatta da sembrare, a volte, incredibile anche per lui. Se ti piace questo lavoro di chiedo la cortesia di condividerlo.
Non è vero che i cinesi hanno barato, mentito o fornito scarse informazioni. Ascoltate il video fino alla fine e condividetelo se vi piace. In questi giorni stiamo ascoltando come il COVID-19 non si sia potuto sconfiggere prima per: - malattia sconosciuta - assenza di medicina territoriale - scarse info dalla Cina - intasamento degli ospedali Con il video che vi propongo produco alcune informazioni documentate che contraddicono ognuna delle quattro scuse che il sistema sanitario racconta e grazie a queste ci ricattato con una malattia che non esiste.
Invio a lei, Presidente del Consiglio, queste parole affinché alla luce delle ultime evidenze ponga fine a qualsiasi misura limitativa della libertà personale, poiché non sussiste alcuna emergenza.
Usciamo, senza paura, torniamo alla normalità e cogliamo gli insegnamenti da cogliere in questa vicenda per capire i nostri errori e migliorare le nostre vite. Denunciamo i ricercatori di positivi, i fiancheggiatori. Ai medici dico di venire fuori con coraggio, espondendosi perché altrimenti sono complici di un disastro. Forza, avete l'occasioni di essere VERI eroi. Alle Forze dell'Ordine dico di essere al fianco dei cittadini e non contro. CORAGGIO. (chiedo scusa per qualche parole forte ma questi sono argomenti per adulti e ogni tanto un linguaggio duro e diretto e ciò che serve).
Non dobbiamo più credere alla comunicazione ufficiale, sia essa a favore o contro le nostre convinzioni. Facciamo noi promotori di una indagine attraverso i nostri contatti personali e verifichiamo quanti di essi si sono ammalati di Covid e quanti (speriamo di no) sono deceduti. Ho un totale di quasi 100.000 followers tra i vari social, possiamo rappresentare noi la verità se invitiamo a nostra volta i nostri conoscenti a fare altrettanto.
Oggi siamo a Vasteras, cittadina svedese di 150.000 abitanti a 100km da Stoccolma. Zack, italiano che vive lì da un anno, ci racconta la sua esperienza con l'emergenza Covid 19, l'atteggiamento del governo svedese, le limitazioni, la vita quotidiana.